Il sisma acquisti: una grande opportunità per le imprese di costruzioni

Il sisma acquisti: una grande opportunità per le imprese di costruzioni

Superbonus 110%: le imprese di costruzioni che ristrutturano o ricostruiscono possono vendere le singole unità abitative generando un credito fiscale di € 105.000 per unità
super sisma

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Tra le misure del superbonus 110% introdotte per rendere più efficienti e più sicure le abitazioni degli italiani merita l’attenzione delle imprese il super sisma bonus acquisti, che ha aumentato gli incentivi già previsti dall’art. 16, comma 1, septies del D.L. 13/2013 convertito nella legge n 90/2013 è in vigore appunto dal 2013. Tale norma prevede che gli acquirenti di unità abitative da società di costruzioni, le quali abbiano acquistato (pagando una imposto di registro fissa di € 20,00) degli edifici e procedano al loro risanamento conservativo e alla loro ristrutturazione, anche mediante demolizione e ricostruzione dell’intero edificio, abbiano un credito fiscale pari 110% al fino all’importo massimo di € 96.000 per ogni unità venduta, qualora detti edifici si trovino in una zona sismica di classe 1, 2 o 3. Inizialmente la percentuale del credito fiscale era del 75% o 85%, poi per le persone fisiche acquirenti di unità abitative il D.L. 34/2019 del ha elevato la percentuale di detrazione al 110% del prezzo di acquisto, sempre con il limite massimo di € 96.000 ad unità. L’acquirente al momento del rogito, da stipulasi perentoriamente entro il 30 giugno 2022, può trattenere per se il credito fiscale, da recuperare in cinque anni, oppure cederlo alla società di costruzioni mediante il meccanismo dello sconto in fattura, la quale a sua volta lo potrà cedere, per un importo massimo di € 105.000 ad unità venduta agli istituti di credito o altri intermediari finanziari.
A seguito di numerosi interpelli all’agenzia delle entrate, l’istituto del sisma acquisti, ha avuto numerosi chiarimenti, tutti nella direzione di un ampliamento della sua operatività, tanto da renderlo uno strumento molto appetibile per le società di costruzioni, che possono mettere sul mercato immobili ristrutturati, praticamente nuovi, a prezzi calmierati rispetto a quelli correnti.
Diamo una breve, ma incompleta sintesi, delle linee guida dell’Agenzia delle Entrate sul “sisma acquisti”:
-Non esiste un limite di unità catastali che l’impresa di costruzione può ristrutturare e vendere con il beneficio in questione, a prescindere quindi dal numero iniziale delle unità catastali dell’edifico oggetto dell’intervento;
-La concessione edilizia può prevedente, nel rispetto della vigenti norme urbanistiche anche un aumento di cubatuta (ad esempio l’applicazione dei vari piani casa varati dalle Regioni)
-La concessione edilizia può autorizzare anche una ristrutturazione che configuri una vera e propria nuova costruzione;
-Gli acquirenti degli immobili possono anche essere i soci della società venditrice il manufatto da demolire ovvero gli stessi soci della società di costruzioni;
-Gli acconti versati in forza del preliminare di acquisto, generano credito fiscale da utilizzare per lo sconto in fattura;
-Non solo gli acquirenti degli appartamenti venduti dalla società hanno il beneficio dei € 96.000 per ogni unità abitativa acquista, ma la stessa società di costruzioni pur beneficia di autonomi benefici fiscali;
-Per gli acquirenti diversi dalle persone fisiche il credito fiscale per ogni unità catastale va dal 70% all’80% del prezzo di vendita, con il limite di € 96.000.
In un contesto normativo, sia a livello nazionale che regionali, improntato al divieto di consumo del suolo, quindi con sempre maggior difficoltà reperire aree edificabili, la demolizione e ricostruzione di vecchi edifici, anche collabenti, può essere la strada per una riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale, con reciproco vantaggio per le imprese costruttrici che per gli acquirenti finali.
Assistiamo numerose imprese di costruzioni nelle operazioni di “sisma acquisti”, che si sta rilevando per loro un ottimo affare. Se sei interessato scrivici.

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