Inquinamento acustico – Autostrade condannata a un risarcimento di 250 mila euro per danni di svalutazione dell’immobile e per danni alla salute.

Inquinamento acustico – Autostrade condannata a un risarcimento di 250 mila euro per danni di svalutazione dell’immobile e per danni alla salute.

Lo Studio Legale Scoccini ha assistito con successo i proprietari di un immobile e dei terreni circostanti occupati da Autostrade per l’Italia per la realizzazione della terza corsia dell’A14.
cantiere

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Il Tribunale Civile di Fermo con sentenza del 8 ottobre 2021 ha condannato Autostrade per l’Italia a corrispondere agli assistiti dello Studio Legale Scoccini una somma di € 250.000 oltre interessi e rivalutazione a titolo di:

1.indennità per l’occupazione illegittima di terreni non indicati nel decreto di occupazione,

2.spese di ripristino dei terreni su cui Autostrade aveva realizzato una strada di cantiere,

3.danni alle culture agricole sofferti a causa delle acque piovane defluenti dalla carreggiata stradale non avendo Autostrade ultimato i lavori di canalizzazione delle acque,

4.danno da svalutazione della loro abitazione causata dalle immissioni intollerabili di rumori a seguito dell’avvicinamento del tratto viario alla abitazione delle parti attici

5.danno biologico sofferto dalle parti attrici a causa dell’inquinamento acustico

La sentenza conclude il giudizio di primo grado che le parti assistite dallo Studio Legale Scoccini avevano instaurato nel 2015 in quanto Autostrade per l’Italia che aveva occupato parte dei loro terreni per la realizzazione della terza corsia, non restituiva i terreni oggetto di occupazione temporanea alla data prevista per il fine lavori, né provvedeva a smantellare il cantiere e non installava barriere in grado di attenuare nei limiti la rumorosità del traffico autostradale.
Il giudizio si è rilevatodi notevle complessità per le plurime questioni tecniche da affrontare, che hanno richiesto l’assistenza di periti medici, di esperti del settore acustico e di ingegneria civile e geologia.
È stata disposta, infatti, una CTU per verificare il superamento dei limiti previsti dal DPR 142/04 in prossimità dell’abitazione degli attori sia nelle ore diurne che in quelle notturne, la perdita di valore dell’abitazione degli attori, nonché il costo delle opere per la rimessa in pristino della area del cantiere, nonchè una perizia medica per accertare il danno biologico sofferto a causa dell’esposizione al rumore continuo del passaggio dei mezzi sulla autostrada.

L’importo complessivo che Autostrade per l’Italia è tenuta a corrispondere agli assistiti dello Studio Legale Scoccini deve essere maggiorato di interessi al tasso corrispondente al rendimento medio degli interessi sui titoli di Stato (Bot, CCT) e rivalutazione anno per anno secondo gli indici Istat Foi trattandosi di un debito di valuta, portando il totale a oltre 300 mila euro.

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